C’era una volta...
Nei primi anni del dopoguerra quando ancora non c’era la televisione, per non parlare del computer, ai bambini erano raccontate le favole, solitamente la sera, dopo cena, prima di andare a dormire. Abili affabulatori erano soprattutto i nonni che attingevano dalle tradizioni popolari i loro racconti che chiamavano, dalle mie parti [nella pianura padano veneta) ma penso anche in altri luoghi dello stivale: fole, favole. Cosicché nelle sere d'inverno, intorno al camino acceso, oppure in quelle d’estate seduti di fronte ad un rosso tramonto, il nonno raccontava le fole; non erano quelle di Perrault, ne’ quelle dei fratelli Grimm e nemmeno quelle di Andersen, avevano un sapore antico, casereccio, erano sempre le stesse, ma ogni sera veniva svelato qualche nuovo particolare a scapito di altri che venivano dimenticati.
Le fole raccontate dal nonno assumevano cosi le caratteristiche di una rustica Commedia dell'arte, dove l’improvvisazione e l’invenzione prevalevano sul canovaccio narrativo e dove improbabili personaggi entravano e uscivano dalla scena secondo l’estro del affabulatore. Poi si andava a letto lasciando scoperto solo un ciuffo di capelli, nell'attesa che arrivasse il lupo cattivo o il fantomatico mago Carigù. Fortunatamente si era talmente stanchi per le corse e i giochi della giornata ormai passata, che dopo qualche secondo il sonno aveva il sopravento sulle paure.
C'erano anche i libri di favole scritti con grandi caratteri, dove I’illustrazione aveva il compito di raccontare per quelli che ancora non sapevano leggere. Ma gli album [come Ii chiamavamo] di favole più ambiti erano quelli che ad ogni girar di pagina svelavano uno spiegamento di colori, di personaggi, di castelli, di prati, monti e nuvole, che si alzavano dal piatto della pagina per assumere le tre dimensioni, un gioco raffinato di pieghe, sovrapposizioni, intagli che al volgere della pagina seguente ritornavano a celarsi nell’album per dar spazio al quadro successivo. Architetture di carta, arte che oggi chiamano pop up.
Che ne sarebbe delle favole, più o meno famose, senza i nonni affabulatori che di generazione in generazione le hanno raccontate ai nipoti? Avrebbero avuto successo senza le illustrazioni, le architetture di carta, il cinema, la danza, il teatro, l'odierna multimedialità? Le une dipendono dalle altre, tutto a questo punto fa parte della fola, in modo indissolubile. L'ex libris potrebbe essere l'eccezione? Certamente no. Ecco che il ripetere nel tempo una manifestazione, nel nostro caso un concorso, che vede le favole e l’ex libris insieme protagonisti, fa in modo che si rinnovi l’alleanza fra la favola e l’arte, fra il libro e l’ex libris, dando un senso compiuto al Premio del Bosco Stregato che, anno dopo anno, proporrà agli artisti nuove favole da interpretare con le loro opere. Quando di volta in volta vedremo queste opere distese su un tavolo o appese ad una parete o ancora in una pubblicazione, sarà come tornar bambini davanti alle architetture di carta, davanti al camino acceso, con la voce del nonno che racconta... racconta... racconta...
Prima di annoiarvi oltre o farvi addormentare debbo confidarvi che, alla fine, vissero tutti felici e contenti.
Cristiano Beccaletto
Opere vincitrici del concorso
1°Premio: Pavel Hlavaty |
2°Premio: Ettore Antonini |
3°Premio: Roberta Pancera |
4°Premio: Pierre Lindner |
5°Premio: Valerio Mezzetti |
6°Premio: Nina Kazimova |
Vincitori sezione novelle
1°Premio:
Irma Fenoglio
"Defina, Cappuccetto rosso e Billy ovvero la vera storia del lupo e della perfida Cappuccetto rosso"
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2°Premio:
Liliana e Matteo Scarparo
"Cappuccetto Rosso e il figlio del Lupo Cattivo"
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3°Premio:
Flavia Lamonato
"Dal punto di vista del Lupo"
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4°Premio:
Serena Nigido Perroncito
"Il giallo del Cappuccetto Rosso"
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Sezione Scuole
1°Premio: Liceo Classico “De Sanctis” - Trani (BA)
Casalino Anita, Di Marzo Federica, Ferrante Prudenza, Giorgio Benedetta, Lippolis Deborah
"Cappuccetto Rosso e il Lupo cattivo in musical"
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2°Premio: Classe 1ª D Scuola Media Statale “Piumati Craveri Dalla Chiesa”
Bra (CN)
"Cappuccetto Rosso"
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3°Premio: Belsito Vincenzo - Classe V Ginnasiale Sezione C
Liceo Scientifico V. Vecchi - Bisceglie (BA)
"Cappuccetto Rosso e il Lupo cattivo"
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