Stando ad Alessandro Manzoni, il principe di Condé era rilassato e dormì bene perché aveva previsto tutto e sapeva che sarebbe andato tutto bene.
In effetti, quasi tutto. Il sindaco, Franco Grosso, ad un certo punto decideva, in tarda mattinata, per paura del freddo e del tempo, di cambiare la sede dell’evento e di spostare tutto a quella del Centro Polifunzionale.
Essendo il patron di Rosa in giallo l’unico contrario ad abbandonare la suggestiva piazza, a ridosso della chiesa, si provvedeva a spostarsi. Con qualche minuto di ritardo e il recupero di qualcuno che era andato alla vecchia destinazione, cominciava il Salotto letterario di Rosa in Giallo e Noir condotto, con sapienza, da Vera Anfossi e Fiorenza Barbero.
Sostenere che le due abbiano qualcosa in comune sarebbe improprio. Tanto una è precisa, ma un po' garibaldina, tanto l’altra è determinazione ed efficienza tedesca, seppur di lontana memoria.
Dopo i saluti introduttivi del sindaco e del presidente del GAL dell’Unione Montana Alta Langa e, al tempo stesso, rappresentante di uno degli sponsor, Fondazione CRC, Massimo Gula, iniziava l’evento.
Gli ospiti del salotto
Un salotto irresistibile e scoppiettante, con un Bruno Gambarotta divertente e ironico con la battuta sempre pronta anche se non era ancora il suo turno. Interventi fuori campo che deliziavano il pubblico e lo appassionavano come quelli di Margherita Oggero, presidente della giuria del concorso letterario Rosa in giallo e noir, anch’essi fuori campo in attesa del loro rispettivo turno. Tutto avveniva in modo armonico, improvvisato, ma innestato perfettamente in un programma divertente e appassionante.
A questo punto cominciava il programma serio con l’intervento di Tiziana Elsa Prina, editrice del Club Le assassine. Un piccolo grande editore che cura un repertorio di sole gialliste che ha fatto un excursus del giallo.
Sono seguiti:
- Elena Biondo, all’inizio di una promettente carriera, che è stata intervistata sul suo libro e significato di “Soli fra le stelle”,
- Valeria Bianchi Mian, anch'essa psicoterapeuta ed appassionata di tarocchi, scrittrice del libro "Il Corpo crudo" ed ispiratrice del libro di Massimo Tallone "La ragazza del Bristol",
- Massimo Tallone, affabulatore nato, ci ha raccontato di come nasce un titolo di un libro e di come mai i suoi romanzi puntino sulla localizzazione del territorio e di Torino in particolare. Per Tallone tutto può essere ispirazione e la realtà offre mille spunti a chi scrive.
- Giorgio Ballario, presidente di Torinoir, ha parlato del suo genere coloniale tracciato in alcuni romanzi come "Il prezzo dell’onore" che riporta le indagini del commissario Aldo Morosini,
- È stato poi il turno di Enrico Pandiani, vincitore del Premio Scerbanenco con "Fuoco"e ne ha spiegato il significato, raccontando anche le ispirazioni per la saga che con "Ombra" vede la sua prosecuzione,
- Fabrizio Borgio, autore di "Il Pittore di Langa", con le gesta dell’investigatore Martinengo e di due generi letterari diversi, tra cui uno sulle masche,
- Bruno Gambarotta, "scrittore artigiano", come ama definirsi, ringraziando per lo spunto il refuso di un tipografo del giornale La Stampa che, nel testo di una sua intervista, trasformò involontariamente l'originale "scrittore astigiano". Al Salotto ci ha raccontato di come la sua carriera sia arrivata all’età di cinquant’anni, legata al caso fortuito e alla smemoratezza di Adriano Celentano che, durante Fantastico, non ricordava le battute sugli sponsor. A Rosa in giallo e Noir ha presentato l’ultimo suo lavoro e parodia “"L’albero delle teste perdute"”,
- il penultimo intervento è stato quello di Danilo Paparelli, recentemente diventato direttore del settimanale Dogliani e la sua langa, e disegnatore di uno dei due loghi di Rosa in Giallo e Noir,
- Margherita Oggero, presidente di Giuria, si è vista intervistata sul suo ultimo libro “Brava gente”, da Fiorenza Barbero. Un libro dal titolo già iconico, antifrastico, come nel precedente “Non fa niente” che vuol dire completamente un altro concetto, vale a dire: conta.
Il futuro di Rosa in Giallo e Noir
Al Salotto letterario, infine, c'è stata la premiazione dei vincitori del concorso letterario ed il lancio della nuova edizione del concorso che ritorna alle brevi novelle.
Per non farsi mancare proprio nulla, anche l’invito del sindaco, Franco Grosso, a scrivere un breve racconto che citasse Bossolasco, paese delle rose.
Al prossimo Salotto!
Tommaso Lo Russo
Foto di Barbara Guazzone